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Forte accelerazione della rigenerazione urbana di Rovereto
Oltre 180 persone presenti alla presentazione del progetto preliminare del nuovo ambito produttivo progettato da Kengo Kuma. Un tassello fondamentale nella rinascita della ex Manifattura Tabacchi, a sua volta inserita in una visione più ampia di rigenerazione urbana.
L’importanza di questo tema ha fatto convergere l’Ordine degli Architetti di Trento, Progetto Manifattura e Comune di Rovereto nell'organizzare un incontro in cui il preliminare a firma di Kuma è stato discusso nei suoi aspetti più qualificanti: soluzioni architettoniche, utilizzo di materiali locali (in particolare legno), scelte tecniche per ridurre del 30 per cento il consumo energetico e per soddisfare con il recupero di acqua piovana l'80 per cento del fabbisogno.
[[wysiwyg_imageupload:169:]]E' prevista anche la produzione di una parte dei prodotti alimentari che saranno consumati in Manifattura con serre e coltivazioni idroponiche, realizzate sulla copertura verde.
Un altro forte contributo all’ecosostenibilità del progetto verrà dal trasporto integrato. Il progetto preliminare prevede una riduzione di circa il 40 per cento dei parcheggi previsti dalle norme attuali, grazie alla sperimentazione di un Green Travel Plan che prevede l'incentivazione del trasporto pubblico e l'uso di mezzi a emissioni basse o nulle.
Oltre all’architetto Kuma sono intervenuti nella presentazione anche l’assessore Alessandro Olivi, Andrea Miorandi, sindaco di Rovereto, Alberto Winterle, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Trento e Gianluca Salvatori, presidente di Progetto Manifattura.
L’assessore Olivi, in particolare, ha espresso il suo apprezzamento per Progetto Manifattura, in quanto già oggi sta contribuendo alla rigenerazione produttiva dell'economia trentina. Mentre il sindaco Miorandi ha sottolineato l’importanza urbanistica del progetto di apertura della Manifattura al contesto urbano, nonché il valore dell'esercizio di progettazione partecipata delle funzioni lungo il torrente Leno.