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Lo scorso martedì 27 novembre è stato presentato nella Sala conferenze di Progetto Manifattura il progetto definitivo di risanamento conservativo dell’edificio delle ‘Zigherane’ e dell’edificio dell’Essicazione, edifici simbolo della ex Manifattura Tabacchi che si affacciano su viale Vittoria e via delle Zigherane. Questo intervento definirà il rapporto tra la nuova cittadella della “green innovation factory” e il nucleo di Borgo Sacco realizzando spazi per l’attività di impresa e spazi urbani completi di servizi al pubblico e di commercio. L’intervento, che permetterà di ospitare fino a 500 addetti, fa parte del disegno d'insieme di Progetto Manifattura green innovation factory e verrà realizzato secondo i principi dell’edilizia sostenibile seguendo i criteri del protocollo LEED perseguendo il livello di certificazione LEED Platino.

“Bisogna fare comunicare gli edifici piuttosto che imporre una presenza dell'architetto” dichiara José Ignacio Linazasoro, l’architetto spagnolo incaricato della progettazione.

L’architetto Fabio Campolongo della Soprintendenza per i Beni architettonici di Trento ricorda che “In questo luogo che è un luogo di continua innovazione a partire dal 1850 è doveroso conservare la memoria del continuo sforzo innovativo che ha trovato forma attraverso l'architettura monumentale in grado di sopravvivere alle trasformazioni del tempo”.

Il concetto dell’innovazione è stato ripreso da Gianluca Salvatori, presidente di Progetto Manifattura, che ha detto “Il progetto di Linazasoro affronta un tema centrale per la nuova Manifattura: convertire, senza tradirlo, uno spazio tradizionale, aggiornandone la natura innovativa che da sempre lo contraddistingue. L'intervento architettonico non è invasivo, perché l'edificio delle ‘Zigherane’ ha una personalità forte che chiede di essere rispettata e ascoltata. Il progetto interviene per interpretare uno spazio costruito alla luce delle nuove funzioni che gli sono state attribuite, senza alterazioni radicali. In questo senso è stato molto importante il contributo delle imprese già insediate, circa una ventina, perché hanno fornito a Linazasoro gli elementi necessari per progettare uno spazio facile da usare, flessibile, contemporaneo. Adatto alle start-up che già hanno cominciato ad utilizzarlo e che saranno in futuro sempre più numerose”.

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