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Lo sport è un volano di crescita per l'Italia
Lo sport fa bene alla salute, anche a quella del Paese, generando benefici sociali ed economici con ricadute su tutto il sistema: è quanto emerge dal XVII Forum del Comitato Leonardo, l'appuntamento che annualmente riunisce Istituzioni, imprenditori e rappresentanti del mondo finanziario per fare il punto sulla situazione del "made in Italy" e sulle prospettive di sviluppo per le nostre imprese, quest'anno dedicato al rapporto tra sport e impresa.
Al Forum, organizzato in collaborazione con Agenzia ICE, Confindustria e CONI presso la sede del CONI a Roma, hanno preso parte la Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Presidente dell’Agenzia ICE Giuseppe Mazzarella, il Vice Presidente di Confindustria e Presidente dei Giovani Imprenditori Alessio Rossi e il Presidente del CONI e socio onorario del Comitato Leonardo Giovanni Malagò. Sono inoltre intervenuti gli imprenditori Paolo Scudieri (Adler Group), Carlo Barlocco (Samsung Italia), Lavinia Biagiotti (Biagiotti Group), Francesco Paolo Fulci (Ferrero) e Gianluca Pavanello (Macron).
Durante l'incontro è stata presentata la ricerca realizzata per il Comitato Leonardo da Prometeia dedicata al tema "Sport e Imprese: play together, win together", che mette in luce il contributo dell’interazione di sport e imprese alla creazione di valore e crescita per il Paese. Impresa e sport rappresentano due mondi sempre più vicini, la cui integrazione genera benessere economico, oltre che fisico e sociale.
Parliamo di una filiera di quasi 40 mila imprese attive sul territorio, che contribuisce in modo crescente alla ricchezza nazionale, con oltre 17 miliardi di produzione associata e 120 mila addetti. Lo sport rappresenta inoltre uno straordinario volano di crescita per il made in Italy: molte imprese italiane attive nel settore sportivo si sono affermate sui mercati esteri, in un contesto fortemente competitivo, grazie a standard altissimi di qualità, eccellenza tecnologica e design.
Lo sport italiano costituisce un altro importante aspetto per il quale l'Italia è conosciuta e apprezzata nel mondo. Lo sport non è solo agonismo ma anche attrezzature, tecnologie, materiali, design, moda e alimentazione e dietro questi aspetti esiste un apparato fatto di persone, conoscenze, investimenti e soprattutto imprese che hanno contribuito e contribuiscono a fare dell'Italia un top player a livello internazionale. Le nostre aziende hanno saputo trasferire anche nello sport quei caratteri di stile, tradizione, innovazione e qualità per i quali l’Italia è conosciuta nel mondo.
Il comparto più rilevante del settore sportivo "made in Italy", rileva lo studio Prometeia, è quello del commercio, che rappresenta poco meno della metà del valore della produzione e del numero di addetti. Il secondo è quello manifatturiero, che fa riferimento ai produttori di articoli sportivi, con circa 2.300 imprese e quasi 19 mila addetti, che generano 5,3 miliardi di euro di fatturato. Segue come terzo comparto quello dei servizi sportivi, che incide per il 21% sul valore della produzione ma sfiora il 37% in termini occupazionali.
Negli ultimi 5 anni il settore sportivo ha mostrato una crescita continua a ritmi piuttosto sostenuti, in netta controtendenza con la dinamica poco più che stagnante dell'economia italiana. Il commercio, con una crescita annua media del 3,9%, si è rivelato il settore più dinamico, anche se il gap più ampio rispetto al benchmark di riferimento è quello relativo al manifatturiero (+ 3,7% rispetto all'1,1% del totale industria italiana). L'evoluzione della redditività di questo cluster, così come quelli della crescita del giro d’affari, ha ricalcato di fatto la dinamica delle esportazioni, testimoniando come in questi anni lo sviluppo delle imprese produttrici di articoli sportivi sia stato guidato principalmente dal rafforzamento delle strategie di internazionalizzazione. Nel 2017 i flussi di commercio mondiale di articoli sportivi hanno raggiunto la soglia record di 58 miliardi di euro, il doppio rispetto alla prima metà del decennio scorso.
Lo studio approfondisce poi le sinergie tra sport e imprese attraverso lo strumento della sponsorizzazione, una delle forme di marketing che cresce più rapidamente. La sponsorizzazione di grandi eventi sportivi consente di aumentare l'awareness del proprio brand o prodotto, attrarre ampie fasce della comunità, abbattere le barriere culturali grazie al carattere internazionale e inclusivo dei grandi eventi sportivi. La sponsorizzazione si rivela un ottimo strumento di marketing anche per le piccole e medie imprese, che spesso in ragione di budget più limitati si rivolgono ai cosiddetti sport minori, sponsorizzando realtà sportive locali e rafforzando così anche il legame con il territorio.
Leggi il rapporto comleto del XVII Forum del Comitato Leonardo!
E in Trentino?
Nell’arco di 11 anni, il Trentino ha conquistato il titolo di Provincia più sportiva d’Italia per quattro volte (2007, 2011, 2014 e 2016), arrivando altre sei volte seconda e una volta terza nella classifica de Il Sole 24 Ore.
L’evidenza di queste premesse, conferma che l’abbinamento sport-tech e sport economy per la Provincia di Trento genera il 6,5 % del Pil regionale, pari a un indotto di circa 1,7 milioni di euro e la Provincia Autonoma di Trento ha investito Trentino Sviluppo la responsabilità di articolare una strategia volta a sviluppare una visione condivisa del valore economico e sociale dello sport collegato a impresa, innovazione, ricerca e formazione per dare vita a un cluster territoriale dello Sport-Tech.
Un percorso, quello dell’integrazione tra sport e innovazione, che è iniziato con le Universiadi Invernali del 2013, e poi proseguito su un percorso che ha visto la nascita di SPIN Accelerator Italy, il primo acceleratore (pubblico) di startup focalizzato verticalmente sullo sport, e la prima edizione del Festival dello Sport di Trento nell’ottobre 2018.
Un percorso che ha recentemente acquisito anche una importante visibilità europea: la Provincia Autonoma di Trento e Trentino Sviluppo sono entrate nel network dell'Unione Europea "Clus- Sport" (Smart Specialisation Platform for Industry Modernisation) ed EPSI (European Platform for Sport Innovation) nel 2017, e il Trentino è la prima regione italiana a entrare nel cluster europeo dello sport.