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Mobilità: in 100 storie l'elettrico made in Italy
Cento storie di aziende, università, centri di ricerca e realtà del terzo settore, che rappresentano la filiera della mobilità elettrica in Italia. È lo studio "100 Italian E-Mobility Stories", promosso da Enel X e Fondazione Symbola, che fa il punto sullo stato dell’arte e sui possibili scenari futuri relativi all’elettrificazione dei trasporti, pubblici e privati.
Lo studio è un aggiornamento della versione pubblicata nel 2017, visto che il quadro generale è profondamente mutato in soli 24 mesi, grazie all’innovazione tecnologica, alle nuove politiche nazionali e alle soluzioni avanzate per lo storage.
Nell’ultimo anno, le vendite di veicoli elettrici in Italia sono raddoppiate (considerando sia EV, Electric Vehicle, che PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicle), passando dalle circa 5.000 unità del 2017 alle circa 10.000 del 2018 (dati UNRAE).
Nonostante il ritardo del nostro Paese, questa crescita fa ben sperare per il futuro. Come pure il fatto che gli ultimi due anni ci sia stato un deciso cambio di passo anche sul tema dell’infrastrutturazione della rete di ricarica elettrica: si stima che nel nostro Paese siano ad oggi presenti oltre 8.300 punti di ricarica pubblici (EV Data Hub BNEF 2019).
A livello mondiale, invece, ci sono 5,3 milioni di veicoli elettrici per passeggeri o merci (erano 1,5 nel 2016), di cui 2 milioni in Cina (+150% nel 2018 rispetto al 2017) e 1 milione negli Stati Uniti (+100% nell’ultimo anno).
In Europa svetta il primato della Norvegia, dove circolano 250.000 auto elettriche a fronte di soli 5 milioni di abitanti.
Nel settore dei trasporti, oggi circa il 20% delle flotte di bus a livello globale sono elettriche, con le città cinesi leader di questo trend con il 99% dello stock complessivo.
Secondo una ricerca di Reuters, gli investimenti a livello globale annunciati dalle case automobilistiche sui veicoli elettrici nei prossimi 5-10 anni ammonteranno a circa 300 miliardi di dollari.
La ricerca è pubblica e scaricabile qui.